Ciderhouse: la solita buona mela

“La migliore gratificazione del raccolto d’autunno…mele appena spremute, leggermente speziate e pronte da bere”

CATEGORIA: FRUIT

NOTE DI TESTA: mela Fuji, miele dorato;

NOTE DI CUORE: bastoncino di cannella, chiodi di garofano, noce moscata;

NOTE DI FONDO: legno di sandalo, fava Tonka, baccelli di vaniglia;

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Fragranza presentata nella collezione “Farmers’ Market” nel 2019. 

Le nuove label non presentano più il bollino con la categoria di appartenenza ma solamente un laconico “1969” (anno di fondazione della Yankee Candle); volendo classificare questa profumazione direi, anche se con qualche dubbio, di poterla inserire tra le “Fruit“. Tra tutte le quattro fragranze continuative presentate per questa collezione autunnale, la “Ciderhouse” è quasi sicuramente quella più ovvia, la candela autunnale che ci si aspetta dalla Yankee Candle. 

A mio avviso, partendo dal nome, manca completamente l’aspetto, la sensazione del sidro di mele; annusandola, infatti, non si avverte quella texture liquida che in altre candele la Yankee Candle ha dimostrato di saper ricreare molto bene. E’ sostanzialmente una profumazione speziata alla mela, elevata al grado di “diabetica” da note olfattive molto dolci ma mai veramente stucchevoli o asfissianti. Nella riproduzione del profumo di mela (di qualsiasi tipo) la Yankee Candle non ha rivali e, anche in questo caso, posso affermare che la “Ciderhouse” è una fragranza davvero molto buona seppure per niente originale. E’ sacrosanto presentare per l’autunno una candela alla mela ma, con questa in particolare, si è voluto giocare una mano sicura, per niente sperimentale, insomma qualcosa di già sentito tante e tante volte…ma di sicuro successo di vendite oltreoceano e non. Per quanto riguarda le note olfattive, si distingue molto bene la mela, anche se non della varietà Fuji (che sono dolci ma al tempo stesso tempo lievemente acidule), bensì una mela matura e dolce; si sente bene anche la dolcezza avvolgente del miele e, cosa strana perchè non dichiarata, si distingue un’altra nota dolce molto somigliante (se non uguale) alla ciliegia. Le note olfattive di cuore personalmente non sono riuscito a distinguerle singolarmente: si sentono senza alcun dubbio le spezie ma non sono perfettamente distinguibili, eccezion fatta, forse, solo per la noce moscata. Sono spezie importanti, che stemperano la dolcezza di questa fragranza. Si sentono bene ma non sovrastano mai. Le note di fondo sono un mix di sentori dolci…il legno di sandalo non è pervenuto. 

Ho provato questa profumazione in tart e l’intensità è stata: 

  • medio-alta;
  • la persistenza alta;
  • lo scent throw alto;

Di per sé è una fragranza molto lineare, mele e spezie, non può creare confusione… tranne che per il nome! Ho apprezzato il suo profumo, la sua golosità, l’aria quasi festiva che riesce a ricreare nell’ambiente ma, onestamente, nulla di nuovo sotto l’etichetta di queste mele rosse (non Fuji!), nulla che crei l’effetto “wow”…la solita buona mela speziata a cui la Yankee Candle ci ha abituato. 

VOTO: 7,5/10

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2 pensieri riguardo “Ciderhouse: la solita buona mela

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